stagnatrìce
sf. [da stagnare2]. Apparecchiatura utilizzata per effettuare il ricoprimento dei nastri laminati a freddo con depositi di stagno per la produzione della latta. Nel caso di stagnatura a immersione, tale macchina è costituita da una vasca, divisa superiormente da un diaframma allo scopo di separare la parte di entrata da quella di uscita; in tale vasca è contenuto il bagno di zinco ricoperto dalla parte dell'introduzione da cloruri ammonici e di zinco, che agiscono da mordente, e dalla parte di uscita da olio di palma, che ha funzioni protettive per lo strato di stagno depositato. Nel caso di stagnatura elettrolitica la stagnatrice consiste in una cella di elettrolisi, contenente una soluzione di solfato stannoso e di acido fenolsulfonico, oppure di stannato sodico e idrossido sodico, nella quale l'anodo è di stagno, mentre il catodo è costituito dal nastro da stagnare. Il deposito elettrochimico ha un colore grigio chiaro opaco; per potergli conferire l'aspetto brillante caratteristico della latta, il nastro viene fatto passare prima in un forno che porta a fusione il deposito, quindi attraverso dei rulli raffreddati ad acqua.