sopravvivènza

sf. [sec. XVII; da sopravvivere].

1) Il sopravvivere; in particolare, sopravvivenza dell'anima, il suo esistere anche dopo la morte fisica. Per estensione, anche scherzoso, sostentamento: provvedere alla propria sopravvivenza. Fig., permanenza, continuazione: la sopravvivenza di antiche usanze.

2) Con uso recente (per influsso dell'angloamericano survival), la possibilità di continuare a vivere in condizioni eccezionali di completo isolamento dalla civiltà e dal contesto umano, per premunirsi contro un'ipotetica catastrofe nucleare o come forma “diversa” di turismo avventuroso a contatto diretto con la natura: scuola di sopravvivenza, che organizza corsi teorici e pratici per raggiungere questo scopo.

3) In statistica, lo stesso che tavola di mortalità; probabilità di sopravvivenza, nelle tavole di mortalità, probabilità che un individuo di età precisa x ha di sopravvivere entro l'anno x, x+1. Indicata con il simbolo p_x è la probabilità complementare a quella di morte per cui: p_x=1-q_x; funzione di sopravvivenza, nelle tavole di mortalità, rappresenta il numero di persone, provenienti dal contingente iniziale prescelto, che sopravvivono all'età precisa x. È indicata con il simbolo l_x.

4) In diritto, certificato di sopravvivenza, certificato con il quale si attesta che una certa persona, a quella data, è ancora vivente. Quando un effetto giuridico dipende dalla sopravvivenza di una persona a un'altra e non si riesce a stabilire quale delle due sia morta prima, si considerano entrambe morte nello stesso momento.

5) In ragioneria, componente positivo (sopravvivenza attiva) o negativo (sopravvivenza passiva) di reddito derivante rispettivamente da costi o passività e da ricavi o attività relativi a precedenti periodi amministrativi nei quali sono stati contabilizzati. Proprio perché non direttamente attribuibili al processo produttivo tipico dell'azienda, le sopravvivenze vengono considerate elementi della cosiddetta gestione straordinaria.