snòb
Redazione De Agostini
sm. e f. e agg. inv. [sec. XIX; dall'inglese snob, propr., calzolaio, persona volgare, usato nel gergo studentesco per indicare gli estranei all'università; in seguito persona non fine, inadatta a un ambiente raffinato (diffuso in tal senso dal Libro degli snob di W. Thackeray)]. Chi imita pedissequamente quanto ritiene caratteristico dei ceti elevati, raffinati e alla moda; chi ostenta distinzione e originalità di maniere: uno snob inguaribile; una signorina molto snob; proprio di tali persone: gusti snob.