sistemàtico

agg. (pl. m. -ci) [sec. XVIII; dal greco systēmatikós].

1) Che costituisce sistema, che ha carattere di sistema: ordinamento, complesso sistematico.§ In filosofia, fu soprattutto l'idealismo tedesco ad affermare il carattere sistematico della conoscenza, quantunque le premesse di questo atteggiamento siano già rinvenibili nella monadologialeibniziana e in Kant. Ciò non deriva solo dalla necessità formale di ordinare le conoscenze traendole da principi mediante deduzione, ma dall'essere, per l'idealismo, la conoscenza stessa manifestazione dell'unità assoluta. Husserl sostiene da parte sua un'accezione oggettiva del carattere sistematico della conoscenza, presente nelle cose stesse.

2) Che segue un programma preciso: studio sistematico; indagini sistematiche. § In pedagogia, insegnamento sistematico, metodologia dell'insegnamento teorizzata da S. O. Hessen che la distingue da quella dell'insegnamento episodico fatto proprio dalla scuola attiva. Con insegnamento sistematico i designa il procedimento didattico peculiare della scuola tradizionale la quale si preoccupava della sistemazione logica della materia da apprendere e programmava l'insegnamento secondo lo schema che ogni scienza aveva fatto proprio.

3) Che si verifica sempre conseguentemente a certe premesse; che ha periodicità regolare: fenomeno sistematico; ispezioni sistematiche.

4) Che è fatto per principio, per prevenzione e con assiduità: il sistematico rifiuto di ogni innovazione.

5) Riferito a persona, meticoloso, metodico, preciso, pignolo: un impiegato sistematico e puntuale; un cervello sistematico, che tende a organizzare secondo schemi ben definiti.