Lessico

sm. (f. -trice) [sec. XIV; da simulare].

1) Chi simula; chi interpreta un ruolo artificioso: è un infido simulatore.

2) In informatica, dispositivo, programma o sistema che rappresenta (simula) alcuni aspetti del comportamento di un sistema fisico o astratto. Si possono così studiare situazioni particolari, per esempio in tutti i casi in cui l'esperimento sul sistema reale non è possibile, o, se lo è, ciò è possibile con rischi elevatissimi o anche semplicemente con spesa molto elevata.

3) Apparecchiatura che riproduce in laboratorio una macchina, un veicolo ecc. e le possibili condizioni in cui questi si possono venire a trovare.

Tecnologia: l'addestramento con i simulatori di volo

Il simulatore, collegato a idonei strumenti di controllo e misura, consente sia di verificare il comportamento del mezzo in esame (e delle sue parti) sia di determinare il grado di addestramento di un operatore. Per tale motivo, il simulatore è molto usato in campo astronautico e aeronautico, ma si va diffondendo anche in altri settori, soprattutto in quelli che comportano rischi per l'operatore da addestrare o l'uso per l'addestramento di mezzi costosi che si vuole pertanto evitare di far danneggiare da inesperti. Il primo simulatore può essere considerato il congegno ideato negli anni Trenta negli USA per consentire l'addestramento “a tavolino” al volo strumentale, e il cui nome (Link Trainer) sarebbe poi passato a indicare tutti i simulatori di volo con finalità addestrative. Il Link Trainer era costituito da un piccolo simulacro di veicolo in cui l'allievo prendeva posto, controllandone la rotta e le evoluzioni, riprodotte ad arte, attraverso le indicazioni degli strumenti, e agendo sui comandi di volo. Un istruttore, all'esterno, seguiva la rotta tracciata su una cartina da una punta scrivente, sorvegliando le indicazioni degli strumenti, duplicati e installati su apposito pannello, e valutando le reazioni dell'allievo che, grazie a opportuni movimenti del simulatore, poteva anche venir assoggettato, sia pure entro certi limiti, a spostamenti dell'abitacolo e ad accelerazioni paragonabili a quelle che si sarebbero effettivamente riscontrate in volo. L'uso dei simulatori nel settore dell'aviazione commerciale è regolato da normative differenti per ogni Paese. Di particolare importanza è quella adottata dalla FAA (Federal Aviation Administration, l'ente statunitense che regola l'aviazione civile), che prevede quattro classi di simulatori, catalogati in ordine di crescente fedeltà e utilità addestrativa. Dal punto di vista pratico sono importanti ai fini della formazione degli equipaggi i simulatori di categoria C e D (i più realistici), dotati della capacità di riprodurre i movimenti del velivolo. I simulatori risultano indispensabili per addestrare gli equipaggi al superamento delle avarie (le emergenze), che possono essere simulate in tutta sicurezza e ripetute un numero indefinito di volte. Inoltre la fedeltà dei moderni simulatori permette la sperimentazione di manovre di emergenza mai provate prima su aerei reali in quanto troppo rischiose o comunque dannose per la macchina. In continua evoluzione è la simulazione del comportamento degli elicotteri con l'introduzione di modelli matematici sempre più complessi, che tengono conto anche della flessibilità delle pale del rotore. Nel campo militare l'uso di simulatori non è limitato alla conduzione dei velivoli, ma anche al combattimento. In installazioni particolarmente avanzate si possono simulare veri e propri combattimenti aerei tra due piloti. In questo caso la posizione nello spazio di ciascun combattente è riportata dai generatori di immagine dell'altro simultore. La forza aerea statunitense ha anche adottato simulatori volanti, quali per esempio i derivati del jet Executive Beech 400 simulanti le cisterne volanti per l'addestramento degli operatori al rifornimento in volo. In forte espansione è il mercato dei simulatori volanti di leggi di controllo. Adoperati tanto nel campo civile che militare per lo sviluppo dei nuovi progetti, permettono di isolare ed eliminare i problemi connessi con il pilotaggio e l'introduzione di comandi fly-by-wire e del relativo software. Si tratta di aeromobili (sia aerei sia elicotteri) equipaggiati a loro volta con sistemi di comando fly-by-wire asserviti a elaboratori che, opportunamente programmati, simulano la risposta dei velivoli in fase di sviluppo, applicando le relative leggi di controllo. A bordo, oltre al pilota di simulatore vi è sempre un Safety Pilot (pilota addetto alla sicurezza) pronto a escludere gli elaboratori e a riprendere il controllo dell'aeromobile all'insorgere di condizioni di pericolo.

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