sfigmomanòmetro
sm. [sec. XIX; sfigmo-+manometro]. Strumento usato per la sfigmomanometria, in genere costituito da un bracciale di stoffa in cui è contenuta una camera d'aria collegata, da un lato, con una piccola pompa e dall'altro con un oscillometro oppure con un manometro a mercurio. La misurazione della pressione si ottiene insufflando aria nella camera d'aria del bracciale, in modo da esercitare una pressione sull'arteria radiale del braccio che blocca il flusso del sangue fino alla scomparsa dell'onda sfigmica (pressione massima); i dati relativi alla pressione si leggono sul manometro (metodo di Riva-Rocci). Il metodo di Korotkov utilizza un fonendoscopio con uno sfigmometro a oscilloscopio: posto il fonendoscopio alla piega del gomito, al momento in cui si inizia a diminuire la pressione nel manicotto si ode un primo lieve e breve tono che dà la pressione massima, o sistolica; il deflusso dell'aria, diminuendo la pressione nel manicotto, farà rafforzare l'onda sfigmica fino a un momento in cui si verifica un abbassamento di tono corrispondente alla pressione minima o diastolica; i valori sono letti sull'oscillometro.