scrivanìa
Indice1) sf. [sec. XVIII; da scrivano]. Mobile di varia forma e materiale, dotato di un piano orizzontale per scrivere e solitamente anche di cassetti. § Costituita nel Medioevo da un semplice leggio retto da un pilastro, con angusto piano di scrittura, o da un banco schematico formato da una tavola inclinata, la scrivania si definì nel corso del Cinquecento quale mobile specifico per la scrittura, provvisto di piano ribaltabile e di spazi interni (cassetti e scomparti) destinati a contenere corrispondenza e documenti vari. A partire dalla metà del sec. XVIII la scrivania si distinse in due tipi fondamentali: un mobile alto, a parete, derivato dallo stipo (sécretaire), e uno da centro (bureau). Esempi di scrivanie incorporate in armadi e librerie apparvero nel sec. XVII. Pregevoli esempi di scrivanie italiane del Settecento furono realizzate, in lacca, dall'artigianato veneziano; preziosamente intarsiate di legni colorati, da G. Maggiolini per l'arredamento delle dimore milanesi, e intarsiate di legni e incrostate di avori, madreperle e metalli diversi, da P. Piffetti che lavorò a Roma e a Torino.