sclerèma

sm. (pl. -i) [sec. XIX; da sclero-+(ed)ema]. Condizione particolare di edema, di consistenza dura, che colpisce i neonati nel corso di sepsi, enterite, polmonite o malformazioni. Le parti tumefatte sono dure a causa dell'aumentata consistenza del grasso sottocutaneo (alla pressione delle dita non si verifica il segno di infossatura, o fovea). Inizia a livello degli arti inferiori e può diffondersi a tutta la superficie corporea, con indurimento cereo e freddo di tutta la cute, che impedisce i movimenti. La prognosi è molto grave, spesso infausta. Non vi è terapia specifica se non quella di base. È utile usare il termoforo per riscaldare il bambino.

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