sarugaku
s. giapponese usato in italiano come sm. È una delle forme che costituiscono il preteatro. Il sarugaku si sviluppò dal sangaku, un genere teatrale in contrasto con l'etichetta di corte, erede a sua volta del cinese san yue. Al momento dell'entrata in Giappone nel sec. VII-VIII, il sangaku presentava una lista di attrazioni varie, di numeri acrobatici assimilabili ai moderni repertori da circo o dei baracconi da fiera. A partire dal sec. XI il termine sangaku scomparve definitivamente e fu sostituito da sarugaku. Il cambiamento di san con saru (scimmia) corrisponde a un mutamento nel contenuto del repertorio: il sarugaku, da questo momento in poi, seguendo una tradizione antica che collegava la scimmia con le rappresentazioni farsesche, comprenderà solo dialoghi comici, confermando così la propria tipizzazione di spettacolo satirico-parodistico incentrato sui rapporti umani. Questo tipo di sarugaku, con l'evoluzione delle sue forme, verrà chiamato nuovo sarugaku.Il precedente sarugaku, in prevalenza acrobatico, verrà invece assorbito da altre forme di spettacolo quali il dengaku o inglobato all'interno di esibizioni di gruppi ambulanti, per lo più mendicanti. Nei secoli successivi, il sarugaku e il dengaku si raffinarono grazie all'opera di attori professionisti che diedero luogo al sarugaku-nō (sarugaku d'arte) e al dengaku-nō (dengaku d'arte). Da una scuola di sarugaku-nō uscirono Kan'ami, che fuse lo stile del dengaku con quello del sarugaku-nō, e Zeami, il genio che portò a compimento e allo splendore il processo di formazione del teatro nō.