salamòia

sf. [sec. XIV; dal latino sal salis, sale+muría, interiora di tonno conservate sotto sale].

1) Soluzione di cloruro di sodio utilizzata per la conservazione di alcuni prodotti alimentari. § La salamoia non possiede una vera e propria attività antisettica in quanto alcuni microrganismi possono vivere anche ad alte concentrazioni di cloruro di sodio; tuttavia la maggior parte dei microrganismi dannosi per la conservazione degli alimenti vengono inibiti nella loro crescita. L'azione della salamoia si manifesta per mezzo di un processo di osmosi che tende a richiamare l'acqua che si trova nell'interno della cellula dei microrganismi provocandone così la morte. I principali prodotti conservati in salamoia sono la carne, il pesce e la verdura.

2) Fig., cibo troppo salato: che salamoia quel brodo!

3) Soluzione acquosa più o meno concentrata di cloruro di sodio o di cloruro di calcio impiegata come fluido intermedio refrigerante, dato il punto di congelamento inferiore a quello dell'acqua, nei frigoriferi industriali.