sòlido (moneta)
Redazione De Agostini
sm. [sec. XIV; dal latino tardo solídus, agg. sostantivato di solídus (nummus), soldo, moneta]. Moneta d'oro del peso di 4,55 g pari a 1/74 di libbra, posta da Costantino a base della sua riforma monetaria. Il solido fu coniato dapprima nelle zecche galliche e italiche ca. nel 312 d. C., poi in tutte le zecche dell'Impero man mano che si estendeva il potere di Costantino. Il solido divenne la moneta d'oro caratteristica dell'Impero romano e dopo la caduta dell'Impero d'Occidente la sua emissione continuò nell'Impero d'Oriente. Suoi sottomultipli sono il semisse (mezzo solido ) e il tremisse (1/3 di solido ); si conoscono multipli da un solido e mezzo, fino a valori eccezionali di 100 solidi.