sàngue (simbologia e religione)
IndiceSimbologia
Il sangue è simbolo di una realtà potente che spesso s'identifica con la vita stessa. Il concetto si forma da fatti normalmente sperimentabili: la perdita di sangue causa indebolimento e talora la morte, quindi il sangue è per l'uomo, che lo possiede nella sua integrità, segno efficace di energia e di potenza e quindi di vita. Il sangue entra come componente necessario nei sacrifici cruenti e sacrificio per eccellenza è considerato quello in cui si versa sangue umano; a questa specie appartengono anche alcune forme spurie, come il cannibalismo e la caccia alle teste, propri delle culture dei popoli coltivatori.
Religione
Forma tipica del sacrificio alla divinità è l'effusione del sangue di un animale: per esempio presso gli antichi Ebrei con il sangue di animali si ungevano le statue e le figure divine come a voler trasmettere loro la potenza vitale dell'animale o per sostituire con esso il sangue umano o per impetrare aiuto e protezione; ancora gli Ebrei credevano che la nefeš (anima) s'identificasse con il sangue. Come potere vivificante e sede di energia il sangue è usato anche nel ritualismo funebre per sorreggere le anime dei morti nella loro nuova vita di ombre, o per placarli, o per nutrirli. Nel cristianesimo il sangue di Cristo assurge a simbolo del sacrificio della croce e diventa segno di redenzione. A esso si ricollega anche la leggenda medievale del Santo Graal, la coppa contenente il sangue di Cristo sgorgato assieme ad acqua dalla ferita aperta nel costato del Salvatore, mentre agonizzava sulla croce, dalla lancia del centurione. Al sangue si richiama ancora la devozione al Sacro Cuore di Gesù. La venerazione verso il sangue di Cristo, versato sulla croce per la salvezza dell'umanità, si è sviluppata fin dal tardo Medioevo. Zelante promotore ne fu, all'inizio dell'Ottocento, san Gaspare del Bufalo che fondò L'Istituto del Preziosissimo Sangue. Pio IX, per un voto fatto dopo la sua liberazione dall'esilio di Gaeta, ne estese la festa a tutta la Chiesa (1849). La riforma del calendario ne ha lasciato la celebrazione ai calendari particolari, togliendola da quello generale, perché il sangue di Cristo è già celebrato nella festa del Corpo e del Sangue di Cristo, nel Venerdì Santo, nella solennità del Sacro Cuore.