rodàggio

sm. [sec. XX; dal francese rodage, da roder, levigare per attrito (dal latino rodĕre, rodere)].

1) Periodo iniziale nell'uso di un motore di autoveicolo o motoveicolo, durante il quale avvengono i reciproci assestamenti di organi cooperanti (per esempio pistoni e canne dei cilindri, ingranaggi del cambio, cuscinetti di biella e di banco, ecc.). Si tratta di micrometriche abrasioni delle rispettive superfici degli organi in attrito che provocano un'anormale produzione di calore e influiscono negativamente sulla lubrificazione, per cui i costruttori prescrivono, per il periodo di rodàggio (equivalente in media ai 1000-2000 km iniziali) un uso moderato del motore, con esclusione di un prolungato funzionamento sotto sforzo o ai massimi regimi. Attualmente tali limitazioni sono assai più blande che in passato, perché i motori vengono sottoposti a un preventivo rodàggio al banco (ossia in fabbrica) prima del montaggio e della vendita del veicolo.

2) Fig., periodo di tempo necessario per adattarsi a nuovi ambienti, persone o esigenze: nel suo lavoro si sente ancora in rodaggio.