rocchétto¹
Indicesm. [sec. XIV; dim. di rócca].
1) Cilindro di legno di piccole dimensioni, forato internamente e opportunamente sagomato alle due estremità, che si usa in tessitura per avvolgere il filato durante l'operazione di incannatura; anche l'avvolgimento così ottenuto, spoletta: comperare un rocchetto di filo. 2) Per estensione, denominazione generica di oggetti consimili e di vario uso: rocchetto di spago; tacco a rocchetto, nelle calzature femminili, tacco la cui base inferiore ha la stessa larghezza del lato attaccato alla scarpa. Più in particolare: A) In elettronica, termine talvolta usato come sinonimo di bobina. Per il rocchetto di Ruhmkorff, vedi Ruhmkorff, Heinrich Daniel. B) In fotocinematografia, rocchetto dentato o di trascinamento, cilindro con denti che si incastrano nelle perforazioni della pellicola fotografica o cinematografica per provocarne l'avanzamento; rocchetto ricevente, cilindro su cui si avvolge la pellicola esposta.
3) Al pl., rocchetti auricolari, ornamenti dell'orecchio, in genere molto grandi, diffusi in tutto il mondo di interesse etnologico. Per poter procedere all'inserzione di rocchetti di grosse dimensioni, si inserisce nel lobo dell'orecchio un disco o un cilindro via via sempre più grande fino a ottenere una vera e propria deformazione auricolare. I rocchetti possono essere fatti di vario materiale, dalle pietre più preziose (giada, turchese) fino ai materiali più comuni (pietra, legno).