resipiscènza
Redazione De Agostini
sf. lett. [sec. XVII; dal latino tardo resipiscentía, da resipiscens, resipiscente]. In diritto penale, il desistere da un'azione delittuosa quando è già iniziata o quando già è compiuta, intervenendo per impedirne gli effetti dannosi; nel primo caso subentra l'impunità, nel secondo una diminuzione della pena. Più in genere, ravvedimento, rinsavimento che si esplica nel rimediare al male compiuto.