reggiménto
Indicesm. [sec. XIV; latino tardo regimentum].
1) Antiq., atto ed effetto del reggere e, in particolare, del reggere se stessi; modo di comportarsi, regola. Più spesso, direzione, guida, governo: il reggimento dello Stato.
2) Unità organica costituita da vari battaglioni (generalmente tre) o reparti equivalenti e da reparti reggimentali. È comandato da un colonnello e nel suo ambito si realizzano, in forma autonoma, azioni di comando e disciplinari, attività addestrative e amministrative. Il reggimento, così come è oggi inteso, comparve in Spagna nel sec. XVI e si diffuse poi in tutti gli eserciti europei, conservando la sua funzione tattica fino alla seconda guerra mondiale, nel corso della quale andò sempre più chiaramente delineandosi la necessità di unità di impiego pluriarma (raggruppamento tattico). Tuttavia il reggimento continua a essere presente in quasi tutti gli eserciti moderni. Nell'esercito italiano i reggimenti, quasi tutti sciolti nel 1975 nel quadro della ristrutturazione allora in atto e sostituiti dalle brigate, sono stati in gran parte ricostituiti tra il 1991 e il 1993 su un comando di reggimento, un reparto comando e servizi e un solo battaglione/gruppo. Lo scopo di questa trasformazione organica è stato di ripristinare la figura di tradizionale importanza del colonnello comandante e di ristabilire un equilibrio di competenze e responsabilità, riaffidando il governo e l'impiego al colonnello, l'addestramento al comandante di battaglione/gruppo.
3) Fig., grande quantità, moltitudine: un reggimento di servitori.