recluso

agg. e sm. (f. -a) [sec. XIII; pp. di recludere].

1) Di chi è tenuto in un luogo chiuso o isolato; in particolare, condannato alla reclusione, carcerato: la rivolta dei reclusi fu domata a fatica.

2) Denominazione attribuita ai monaci che vivevano volontariamente come eremiti entro un recinto sacro, isolati dal resto del mondo. Comparvero dapprima nella Chiesa orientale (Egitto, Palestina, Asia Minore, ecc.) poi, verso il sec. V, in Occidente dove fiorirono specialmente nei sec. IX-XIII.