rabbino
sm. [sec. XVI; da rabbi]. Titolo onorifico dato fra gli Ebrei ai dottori della Legge e ai capiscuola. La sua posizione d'insegnante della Legge mosaica veniva consacrata con la cerimonia dell'imposizione delle mani e questo aggiungeva alla sua autorità dottrinaria anche dignità religiosa. E poiché la Legge conteneva anche norme di diritto civile il rabbino godeva pure di autorità civile. Nel Vangelo il rabbino era il titolo con cui di solito gli apostoli si rivolgevano a Gesù. Oggi il rabbino è il capo religioso di una comunità ebraica e nel contempo il ministro che presiede a tutti gli atti del culto religioso e cura l'istruzione religiosa nella comunità. Il rabbino è scelto dalla stessa comunità. Unisce tutti i rabbini l'Unione delle comunità ebraiche con l'esclusione di ogni gerarchia.