rèmora
Indicesf. [sec. XVII; dal latino remŏra, da re-, re-+morāri, indugiare; nel senso 3 con allusione alla credenza che tali pesci, attaccandosi alla chiglia delle navi, ne rallentassero il corso].
1) Indugio: senza remore; ostacolo, impedimento: frapporre varie remore; freno, in senso fig.: è privo di ogni remora morale.
2) Zona d'acqua relativamente tranquilla, posta nella scia poppiera della nave, o su quella laterale, se la stessa scarroccia.
3) Pesce (Remora remora) della famiglia degli Echeneidi. Lungo sino a 40 cm, ha corpo snello, schiacciato anteriormente e compresso all'indietro. Il capo presenta un organo adesivo, a forma di ventosa allungata antero-posteriormente e divisa da 16-19 paia di setti trasversali, derivato dalla trasformazione della pinna dorsale anteriore. Il colore è uniforme: grigio, bruno o nerastro. Le remore vivono riunite a gruppi in acque aperte calde o temperate (sono presenti, occasionalmente, anche nel Mediterraneo). Tramite la ventosa che portano sul capo possono attaccarsi ad altri pesci, tartarughe marine o alle chiglie delle navi. Esistono altre specie di remore, come la Remora brachyptera e la Remora albescens. Alla stessa famiglia appartiene la remora naucrate (Echeneis naucrates), lunga fino a 90 cm, con corpo sottile di colorazione bruna e con una larga striscia scura che va dal muso alla pinna caudale.