quinto (aggettivo)

agg. num. ordinale e sm. [sec. XIV; latino quintus, da quinque, cinque].

1) Agg., che in una serie progressiva ordinata occupa il posto corrispondente al numero cinque: il quinto giorno della settimana; il quinto capitolo del romanzo; spesso aggiunto al nome di monarchi, pontefici, ecc.: Paolo V. In loc. particolari: il quinto dito, il mignolo; la quinta malattia;quinto grado, ascensione oltremodo difficile secondo la scala delle difficoltà di Welzenbach; quinta ruota, nelle carrozze, snodo a forma di cerchio imperniato tra cassa e avantreno per consentire la rotazione di quest'ultimo; era detta anche gran cerchio; quinta colonna, durante la guerra civile spagnola (1936-39), gli elementi franchisti infiltratisi in Madrid durante l'assedio della città e che, secondo il generale Queipo de Llano, avrebbero dovuto agire di concerto con le quattro colonne che attaccavano la capitale dall'esterno.

2) Con valore partitivo: la quinta parte, ciascuna delle cinque parti in cui si può dividere un'unità.

3) Sm., l'elemento o individuo che viene dopo altri quattro: esca il quinto della fila.

4) La quinta parte di qualche cosa: le vendite sono diminuite di un quinto. In particolare: A) la quinta parte di un litro (specialmente di vino) e il recipiente che la contiene. B) In diritto, cessione del quinto. C) Nella costruzione delle navi in legno, ciascuna delle cinque costole principali che si impostavano per prime sulla chiglia e che fornivano l'avviamento a tutta l'ossatura. La denominazione dei quinti, a partire da prora, era: quinto della gru, quinto delle mure, quinto maestro, quinto della scotta e quinto dell'anca o dell'arcaccia.