psicofìsica
sf. [sec. XIX; psico-+fisica, sul modello del tedesco Psychophysik]. Disciplina fondata nel 1860 dal fisico e psicologo tedesco G. T. Fechner, rivolta allo studio dei rapporti tra stimoli ambientali e sensazioni. I campi di studio fondamentali della psicofisica sono l'individuazione delle soglie: soglia assoluta, cioè l'intensità minima (o massima) di uno stimolo perché questo sia in grado di produrre una sensazione (o, nel caso di intensità massima, perché la sensazione vari modalità sensoriale, come nel caso di un suono che, divenendo troppo intenso, non provoca più una sensazione acustica, ma dolorosa); soglia differenziale, cioè la differenza minima che deve intercorrere tra due stimoli perché vengano ancora percepiti come diversi. La psicofisica tende inoltre a porre in relazione, secondo leggi definite matematicamente, il variare degli stimoli con il variare delle sensazioni. Occorre comunque precisare che, in realtà, quello che viene misurato sul soggetto non è l'intensità della sensazione, ma il giudizio che il soggetto ne dà. Alla base della psicofisica vi è la legge detta di Fechner-Weber. Weber aveva notato sia che la differenza minima che intercorre tra due stimoli perché siano riconosciuti distinti non è fissa, ma, sempre per lo stesso tipo di stimoli, è funzione dell'intensità dello stimolo di partenza, sia che il rapporto tra tale differenza e l'intensità dello stimolo di partenza è costante per quel tipo di stimoli. Tale legge si dimostra valida per valori intermedi di stimolazione, rivelandosi però inadeguata quando la stimolazione è troppo o troppo poco intensa. La psicofisica classica di Fechner ha però eccessivamente trascurato l'influenza del fattore umano nelle sue misurazioni e, pur avendo fornito dei contributi preziosi, si è dimostrata dopo un certo tempo sterile. Si è quindi progressivamente passati da una psicofisica “oggettiva” a una “soggettiva” che prendesse quindi in considerazione anche questi fattori, e ciò per merito soprattutto di S. S. Stevens, H. Helson e di altri autori che si sono occupati della teoria della decisione.