provveditóre

sm. e agg. (f. -trice) [sec. XIV; da provvedere].

1) Chi provvede a qualche cosa, alle necessità di qualcuno: " la natura ottima provveditrice di tutte le cose" (Boccaccio).

2) Chi è investito di responsabilità dirigenziali nel settore amministrativo di un'associazione, di una azienda; in particolare, di chi presiede un dato settore dell'amministrazione pubblica: il provveditore generale dello Stato; il provveditore alle opere pubbliche; il provveditore agli studi. § Prima della riforma dell'apparato amministrativo del Ministero della Pubblica Istruzione, avviata negli ultimi anni del Novecento, che ha comportato la soppressione dei Provveditorati agli studi, accedevano alla nomina di provveditore agli studi, per la metà dei posti disponibili, i viceprovveditori mediante promozione, per l'altra metà, attraverso concorso per titoli e colloquio integrativo, varie categorie di personale dell'amministrazione scolastica (presidi, ispettori scolastici, ecc.). Il provveditore era coadiuvato nella sua attività da un ufficio scolastico provinciale costituito da viceprovveditori e consiglieri. Il provveditore agli studi sopraintendeva in ogni provincia all'istruzione di ogni ordine e grado, pubblica e privata, vigilava sull'applicazione delle leggi e dei regolamenti, promuoveva iniziative e provvedimenti utili alla maggior efficienza della scuola, coordinava e sorveglia l'attività dei presidi, dei direttori didattici e degli insegnanti, presiedeva il consiglio di disciplina e il consiglio scolastico provinciale, nominava i capi d'istituto incaricati, i professori incaricati e i supplenti annuali, bandiva i concorsi magistrali. A seguito della riforma le competenze del provveditore agli studi sono state affidate ai direttori amministrativi dei Centri di servizi amministrativi (Csa).

3) Titolo, in passato, di governatori o amministratori di una provincia, in particolare della Repubblica di Venezia.