propaganda
IndiceLessico
sf. [sec. XIX; dalla loc. latina de propaganda fide, per la propagazione della fede].
1) Operazione volta a diffondere un'idea religiosa, politica e simili, valendosi di tutti i mezzi di comunicazione di massa: nel periodo preelettorale la propaganda politica è intensa. § In diritto è una forma di manifestazione del pensiero (art. 21 Costituzione) che si estrinseca nel convincimento da parte degli ascoltatori alle tesi e opinioni espresse. La Costituzione (art. 19) stabilisce: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitare (...) il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.
2) Insieme delle iniziative e dei mezzi adottati per far conoscere e apprezzare un prodotto; pubblicità. § In organizzazione aziendale, la propaganda è una forma di promozione delle vendite o dell'immagine complessiva dell'azienda che avviene attraverso i mass-media, senza il sostenimento di alcun costo, a differenza di quanto avviene per la pubblicità. Esempi di propaganda sono le pubblicazioni di servizi giornalistici o di interviste sull'azienda. Si tratta di iniziative che, pur prive di qualsiasi onere, offrono un canale di comunicazione con il mercato dei consumatori. Il limite principale della propaganda è la mancanza di qualsiasi tipo di preventivazione, e la difficoltà di rendere il messaggio promozionale efficace rispetto al target di mercato dell'azienda.
3) Familiare, diffusione di notizie senza un effettivo fondamento nella realtà, che hanno soltanto carattere propagandistico per il raggiungimento di det. fini: non c'è nulla di vero, è tutta propaganda.
Militaria
Da un punto di vista militare è l'attività intesa a mantenere viva negli individui e nelle collettività impegnate nel fatto bellico la volontà di combattere. Esistita, sotto varie forme, da sempre, ha assunto una particolare rilevanza nel corso dei due conflitti mondiali, largamente influenzati da motivi ideologici. Nel corso di quelle due guerre vennero istituiti appositi enti governativi con il compito di far conoscere ai combattenti e alla nazione gli scopi della guerra e di sostenere le forze morali con una rappresentazione, non sempre veritiera, dei propri successi e delle proprie possibilità. I modi della propaganda, posta in essere dai mass-media, sono essenzialmente la parola, parlata e scritta, il cinema, la canzone e lo spettacolo; la propaganda è tanto più efficace quanto più tende a persuadere e non a imporre idee e sentimenti, attraverso un'accorta opera di studio e di interpretazione della psicologia della massa. § Francobolli di propaganda, quelli ai quali è unita un'etichetta avente esclusivamente funzione propagandistica. Tipici francobolli di propaganda sono quelli emessi dall'Italia, nell'agosto 1942, per la propaganda di guerra. Ogni valore della serie era stampato unito a quattro vignette differenti, recanti motti di propaganda bellica.
Scienze sociali
La propaganda si configura come attivazione di un circuito di informazioni, notizie (e persino simboli ed emozioni) mirante a produrre determinati comportamenti nell'opinione pubblica. I grandi sistemi ideologici, politici e culturali fanno da sempre un uso massiccio e sistematico della propaganda. La stessa Chiesa cattolica, per esempio, dispone di strutture istituzionali preposte alla propaganda religiosa, cioè – fuori di ogni attribuzione valutativa – al proselitismo. Tradizionale nei movimenti politici rivoluzionari è la distinzione fra propaganda e agitazione. La prima si propone di sviluppare un sistema di convinzioni e coerenze di comportamento fra un numero ristretto di attivisti, chiamati a dilatare progressivamente il cerchio dei sostenitori. La seconda mira, invece, alla diffusione di poche e semplici parole d'ordine, capaci di mobilitare un'azione politica immediata (una protesta di massa, uno sciopero). Con il tempo, il termine propaganda ha acquistato una valenza negativa (manipolazione delle coscienze, uso strumentale di fatti e sentimenti), associandosi all'uso pianificato e capillare fattone dai regimi totalitari del Novecento.