promozióne

sf. [sec. XIV; dal latino tardo promotío-ōnis, da promovēre, promuovere].

1) Atto, effetto del promuovere o dell'essere promosso; avanzamento, miglioramento di carriera, passaggio a una qualifica superiore; in particolare, nelle scuole, passaggio di un alunno da una classe a quella immediatamente superiore: ottenere la promozione a capufficio; promozione da capitano a maggiore; promozione dalla quarta alla quinta elementare.

2) Nei giochi della palla (calcio, hockey, rugby, baseball, pallacanestro, pallavolo, ecc.), il passaggio da una categoria a quella superiore. Una squadra la ottiene se al termine del campionato si piazza ai primi posti secondo quanto è stato stabilito dalle rispettive federazioni. La promozione è prevista comunque per un numero di squadre uguale a quello che deve retrocedere essendo finite ultime in classifica, fatta eccezione per quando si decide una riduzione o un aumento dei partecipanti in una categoria.

3) In economia aziendale, insieme di attività coordinate aventi lo scopo di facilitare la vendita attraverso la creazione di un canale – diretto o indiretto – dicomunicazione fra azienda e consumatori. Nell'ambito della promozione vengono utilizzate una serie di tecniche volte a stimolare l'acquisto attraverso una migliore informazione sulle caratteristiche dell'azienda e del prodotto/servizio. L'efficacia di queste operazioni presuppone la conoscenza delle esigenze e del comportamento di acquisto del segmento di mercato cui l'azienda intende rivolgersi; pertanto, la promozione è considerata una politica gestionale da inquadrare nell'ambito più ampio delle strategie di marketing. Le principali tecniche di promozione sono la vendita mediante personale, pubblicità, propaganda, pubbliche relazioni, vendita promozionale. Quest'ultima, in particolare, può assumere le forme più tipicamente conosciute come gli sconti, i concorsi a premio, seminari, mostre, dimostrazioni sull'uso del prodotto, ecc.