preposizióne

sf. [sec. XIV; dal latino praepositío-ōnis, da praeponĕre, preporre].

1) Raro, atto ed effetto del preporre.

2) Parte invariabile del discorso che si premette a sostantivi, aggettivi, pronomi o infiniti dei verbi per indicare il rapporto che tali parole hanno con altri elementi della frase. In italiano si distinguono preposizioni proprie che non possono svolgere nel discorso altra funzione (di, a, da, in, con, su, per, fra, tra, cui bisogna aggiungere anche verso, senza, tranne), e preposizioni improprie che svolgono anche la funzione di avverbi, aggettivi, participi (prima, dopo, sotto, sopra, lungo, lontano, vicino, durante, nonostante). Vi sono inoltre locuzioni prepositive formate da preposizioni seguite da sostantivi o avverbi (di fronte a, in mezzo a, a favore di, al di qua, al di là). Solo alcune delle preposizioni proprie combinandosi con l'articolo formano le cosiddette preposizioni articolate (del, dello, della, dei, degli, delle).