preliminare

agg. e sm. [sec. XVIII; dal latino medievale praeliminaris, da prae, prima+limen limínis, limite, soglia].

1) Agg., che costituisce una premessa necessaria a ciò che si deve fare o trattare; introduttivo, preparatorio: lezione preliminare; riunione preliminare, attuata per raggiungere accordi generici prima delle riunioni vere e proprie. Anche sm., specialmente al pl.: i preliminari di un accordo. In particolare: questioni preliminari, argomenti riguardanti in sede civile eventuali nullità della costituzione del rapporto processuale e, in sede penale, la nullità dell'istruttoria, della costituzione di parte civile, della citazione dell'imputato o degli altri responsabili; contratto preliminare, contratto delineato solo nelle sue linee essenziali, a cui le parti si attengono per comune interesse e per l'urgenza di attuarlo. Esse però devono obbligarsi a definirlo nella sua stesura definitiva e se una delle parti risulta inadempiente la controparte può chiedere una sentenza del giudice e questa ha lo stesso valore di quella emessa per un contratto definitivo. Il contratto preliminare di compravendita immobiliare, comunemente detto compromesso, è stato di recente fatto oggetto di una normativa specifica al fine di rendere attuale e concreta la tutela spettante al promissario acquirente dell'immobile. La trascrizione del preliminare garantisce, in caso di mancata stipulazione del contratto definitivo, la costituzione di un privilegio speciale sul bene oggetto della compravendita a favore del compratore.

2) Sm. pl., l'insieme delle prime pagine del libro, dette anche principi, comprendente l'occhietto, il frontespizio, il sommario, la prefazione, ecc.