preavviso
sm. [sec. XIX; pre-+avviso (lessico)]. Avvertimento dato prima di fare qualche cosa: arrivò senza alcun preavviso; le parole, lo scritto con cui si preavvisa: spedire un preavviso. Per estensione, il periodo di tempo intercorrente fra l'avvertimento e il realizzarsi del fatto: con un mese di preavviso. Con accezioni specifiche: A) segnale ottico o acustico usato in vicinanza dei passaggi a livello azionati con comando a distanza. B) In telefonia, tono di preavviso, segnale fonico che viene introdotto da un'operatrice in una conversazione telefonica per informare i corrispondenti che sta per scadere il tempo previsto per una unità di conversazione. C) Notificazione a una banca da parte del depositante che comunica la sua intenzione di prelevare le somme depositate entro un periodo di tempo variabile in funzione dell'entità della somma che dovrà essere prelevata. In numerosi contratti bancari, il termine di preavviso è obbligatorio. D) Per il diritto, avviso o comunicazione rivolta a un determinato soggetto prima che sia posto in essere un determinato atto giuridico. Si pensi, per esempio, all'articolo 17, III, Costituzione, che afferma che per le riunioni in luogo pubblico “deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.