preanimismo
sm. [pre-+animismo]. Preanimismo magico, tipo di religione (classificato dalla scuola antropologica britannica a partire da Marett) che non conosceva entità personali di sorta, nemmeno gli “spiriti”, ma si fondava sulla concezione di una forza impersonale utilizzabile dall'uomo mediante riti magici. In una religione siffatta si vedeva la prima forma religiosa dell'umanità, e pertanto la si poneva, nella scala evoluzionistica, prima dell'animismo teorizzato da Tylor. Gli sviluppi ulteriori della teoria del preanimismo hanno portato all'improduttiva distinzione tra religione vera e propria (imperniata sul culto di entità personali) e magia (intesa come arte della manipolazione di forze impersonali). La realtà storico-religiosa soggiacente a ogni elaborazione teorica del genere si riduce alla presenza di concezioni di tipo mana (parola melanesiana assunta come termine tecnico per indicare una “forza impersonale”) e di riti autonomi (ossia ritenuti efficaci di per sé, senza l'intervento di un destinatario). In realtà non esiste nessuna religione imperniata solo sulla concezione di una forza impersonale e sulla pratica di riti autonomi; l'una e gli altri si trovano, invece, variamente inseriti in tutte le religioni e non ci attestano mai una fase religiosa anteriore. La loro spiegazione non va mai ricercata nell'“anteriorità”, intesa come primitività, ma emerge solo in rapporto al contesto religioso in cui appaiono.