polietilènico
agg. (pl. m. -ci) [da polietilene]. Proprio del polietilene, derivato dal polietilene. § La produzione delle fibre polietileniche risale al 1954: il polietilene, fuso a 280 ºC, viene estruso e le bave sono raffreddate a secco e stirate a caldo. Le fibre polietileniche vengono prodotte quasi sempre in filo continuo monobava, da 125 a 2000 den; hanno un tatto ceroso e la superficie estremamente levigata. Presentano alta tenacità (6-8 g/den), altissima resistenza all'umidità, all'usura e alle sostanze chimiche. Tra gli inconvenienti si nota una bassa temperatura di rammollimento, difficoltà alla tintura e tendenza alla fibrillazione. Le fibre polietileniche più conosciute sono il Courlene, il Vestolen e il Velon. Sono usate soprattutto per filtri, cordami, reti e articoli da pesca, isolatori, tessuti per tendaggi e sedie sdraio, stuoie e tappezzeria per automobili.