ottimismo

sm. [sec. XVIII; dal francese optimisme].

1) Attitudine a valutare nel senso più favorevole uomini e avvenimenti, a considerare con fiducia l'avvenire: guardare la vita con ottimismo; essere in vena di ottimismo, trovarsi temporaneamente in tale stato d'animo.

2) Dal punto di vista filosofico, ogni sistema e indirizzo di pensiero che interpretano positivamente il reale, vedendo in esso un complesso armonico e unitario, retto da un essere supremo buono e intelligente. Questo è il punto di vista della gran parte delle filosofie religiose. In particolare, ottimismo metafisico, l'indirizzo filosofico che sostiene il finalismo universale e una visione cosmico-razionalistica. Esponenti classici di un simile indirizzo furono Aristotele, Leibniz ed Hegel. § Il termine ottimismo nella cultura europea cominciò a diffondersi durante le discussioni sull'ordine e sulla bontà del mondo cui dette luogo il terremoto di Lisbona nel 1755 e fu reso celebre dal Candide ou l'optimisme (1759) di Voltaire, nel quale è criticato l'ottimismo leibniziano.