osteocondrite
sf. [sec. XX; da osteo-+condro-+-ite]. Condizione patologica dello scheletro che, come le osteocondrosi, è caratterizzata da processi degenerativi, quali rammollimento del tessuto osseo, fenomeni regressivi, deficiente ossificazione del nucleo epifisario. Le principali forme cliniche sono: l'osteocondrite dell'anca, nota come coxa plana; l'osteocondrite del corpo vertebrale, o vertebra plana, che colpisce una sola vertebra, di solito lombare, in età infantile; si manifesta con rachialgia e gibbo a piccolo raggio; guarisce con ricostituzione della vertebra in età puberale; l'osteocondrite dissecante del ginocchio, che colpisce soggetti maschi dai 15 ai 25 anni con lesione localizzata al femore sulla faccia laterale del condilo mediale; il frammento osseo va incontro a necrosi e si distacca divenendo un corpo libero endoarticolare; ne consegue blocco articolare intermittente; l'osteocondrite vertebrale, o dorso curvo giovanile, o morbo di Scheuermann, più frequente nei maschi dai 15 ai 18 anni, che insorge con dolori in regione dorsale, specie nella stazione eretta, con cifosi dorsale e lordosi cervicale e lombare di compenso; è dovuta a necrosi delle epifisi vertebrali del segmento dorsale; si cura con immobilizzazione in iperestensione in posizione orizzontale.