ostàcolo
sm. [sec. XIV; dal latino obstacŭlum, da obstāre, ostare]. Tutto ciò che arresta, impedisce, intralcia, rende più difficile un'azione, un'iniziativa e simili; impedimento, difficoltà (anche fig.): il maltempo crea notevoli ostacoli al traffico; vincere, abbattere, superare un ostacolo; frapporre ostacoli a un progetto; la mia proposta non ha trovato alcun ostacolo; fare ostacolo, essere di ostacolo, impedire, ostacolare; trova ostacoli dappertutto, detto di chi, non volendo fare una data cosa, adduce a giustificazione intoppi che non esistono. § Nel linguaggio militare, elemento del terreno (ostacolo naturale) o apprestamento (ostacolo artificiale) che può arrestare, limitare o ritardare il movimento. L'ostacolo artificiale può essere attivo (campo minato) o passivo (reticolato, fossato, inondazione) a seconda che abbia o non in sé la possibilità di offendere il nemico. § In diritto, ostacolo insormontabile, nuova disposizione di legge di uno Stato o altro caso di forza maggiore, che impedisce di presentare all'incasso entro i termini l'assegno bancario oppure di avallarne il protesto. Il portatore dell'assegno deve avvisare il girante precedente dell'ostacolo insormontabile o presentare all'incasso l'assegno o farlo protestare non appena possibile. § Nello sport, difficoltà creata lungo un percorso obbligato, che deve essere superata dai concorrenti (per esempio attrezzo rimovibile, siepe, muretto, riviera, passaggio obbligato, ecc.). Nello slalom è sinonimo di porta. Il numero e la distanza degli ostacoli è prestabilita per ogni percorso e per ciascuna competizione; spesso il non superamento (o l'abbattimento) dell'ostacolo comporta una penalizzazione (per esempio nei concorsi ippici).