offertòrio

sm. [sec. XIV; da offerta]. Parte della Messa con la quale, dopo la liturgia della parola, inizia la liturgia eucaristica. Consiste nel deporre sull'altare il pane e il vino per il sacrificio, quale inserimento dei mezzi dell'uomo nel sacrificio divino. Sin dall'antichità, i doni vengono portati processionalmente all'altare dai fedeli, insieme con le loro offerte per i poveri e per il culto, a esprimere la loro partecipazione personale al sacrificio eucaristico. § L'offertorio originariamente era un salmo con antifona, poi, con la progressiva eliminazione dei versetti del salmo, si ridusse alla sola antifona, che nel repertorio gregoriano ha un carattere fortemente melismatico. Molti offertori furono musicati polifonicamente nel Rinascimento (celebri quelli di Palestrina); in seguito furono composti anche offertori puramente strumentali, come quelli per organo di Frescobaldi e Couperin.