novòide
Redazione De Agostini
sf. [da nova+-oide]. Stella variabile sostanzialmente simile a una nova ricorrente, tranne che per la minore regolarità nell'esplosione, particolarmente per quanto riguarda la sua periodicità. In genere, l'aumento di luminosità collegato all'esplosione è tanto più intenso quanto maggiore è il periodo di tempo trascorso dall'ultima esplosione. Si suole comprendere in questa classe anche quella delle novae nane (dette anche del tipo U Geminorum, dal nome della prima osservata), nelle quali l'aumento di luminosità è contenuto entro poche magnitudini.