nón proliferazióne
loc. usata come sf. Nella politica internazionale volontà di evitare una diffusione incontrollata dell'armamento nucleare. Il problema della non proliferazione si è posto con forza negli anni Sessanta quando, oltre alla Gran Bretagna, all'URSS e agli USA, anche la Cina e la Francia si dotarono di un potenziale bellico nucleare. La possibilità di un'ulteriore crescita degli Stati possessori di queste armi, con gli evidenti maggiori rischi di una loro utilizzazione, suscitò una discussione in seno all'ONU, nell'ambito del più generale problema del disarmo e sfociata nel Trattato di non-proliferazione nucleare che, sottoscritto nel 1968, entrò in vigore nel 1970. Il trattato, cui al momento della stipula non aderirono la Cina, la Francia e altri importanti Stati non nucleari, divide gli Stati aderenti in due categorie: quelli già in possesso di armi nucleari e coloro che ne sono privi. Mentre i primi si impegnano a non trasferire le proprie armi nucleari, a non favorire l'eventuale altrui produzione e a facilitare, invece, l'uso pacifico dell'energia nucleare, ai secondi è vietata la produzione e l'acquisizione di armamenti nucleari; essi debbono inoltre favorire i controlli dell'International Atomic Energy Agency (IAEA), per evitare che materiali necessari al settore energetico vengano deviati per la produzione di armi. Nel 1992, con l'adesione al trattato della Cina e della Francia, si è pervenuti alla partecipazione di tutte le potenze nucleari. A distanza di 20 anni dalla sua entrata in vigore, nel 1995 è stata convocata a New York una conferenza sulla revisione ed estensione del trattato, con la partecipazione di 175 su 178 Stati contraenti. In tale conferenza veniva deciso di estendere a tempo indeterminato l'operatività del trattato e tutti i membri erano invitati a impegnarsi attivamente nel disarmo nucleare e a rendere più efficaci gli strumenti di verifica dei progressi del disarmo. Inoltre si programmava di creare una zona denuclearizzata in Medio Oriente; quest'ultima dichiarazione, voluta da alcuni Stati arabi, aveva come scopo di far aderire Israele al trattato.