nàibi
Redazione De Agostini
sm. pl. ant. [sec. XIV; dallo spagnolo naipe, che prob. risale all'arabo nā'ib]. Carte da gioco. In origine il termine era usato sia per indicare le carte da gioco numerate d'origine araba sia un mazzo di carte con figurazioni mitologiche e allegoriche di cui i cosiddetti “Tarocchi del Mantegna” costituiscono un esempio (seconda metà del sec. XV). Questi ultimi, composti da 5 serie di 10 carte figurate intitolate alle Virtù, alle Muse, agli Stati della Vita, alle Scienze, ai Pianeti, sarebbero stati all'origine dei moderni tarocchi e, in combinazione con le carte numerate, del mazzo regolare francese e italiano.