mazza
Indicesf. [sec. XIII; latino volg. ma(t)tĕa].
1) In genere, grosso bastone di varia forma, usato per lo più come arma; clava, randello: la mazza di Ercole. In particolare, bastone di varia foggia, grandezza e materia portato un tempo come insegna di comando e autorità e oggi simbolicamente dai mazzieri nei cortei, dai guardaportoni, ecc. Nell'uso toscano, bastone da passeggio.
2) Con accezioni specifiche: A) mazza ferrata o mazza d'armi, arma da botta di origine antichissima, molto usata nel Medioevo dalla cavalleria pesante. Nella sua forma più comune, la mazza era costituita da un manico di legno o di ferro e da una testa di ferro con creste longitudinali dette coste. Nelle mazze snodate, dette mazzafrusti, la testa sferica era collegata al manico con una corta catena. La mazza fu usata ancora dagli Austriaci, nella prima guerra mondiale, per uccidere gli avversari tramortiti dai gas. B) Nel baseball e nel softball, bastone usato dal battitore per colpire la palla; è costituita da un bastone rotondo di frassino e dalla forma di clava allungata. Nel golf, ciascuno dei bastoni usati per il gioco e per estensione il giocatore stesso: una buona mazza, un buon giocatore di golf. C) Grosso martello di acciaio, con testa pesante 3-12 kg e di forma parallelepipeda, con manico lungo 1 m, impugnato a due mani, usato per spezzare grosse pietre, infiggere picchetti, ecc. D) Mazza battente, parte mobile del maglio che batte per caduta sul pezzo in lavorazione.