mattóne

sm. [sec. XIV; forse affine a malta]. Tipo di laterizio usato per la realizzazione di muri e volte: muro di un mattone, di mezzo mattone, spesso rispettivamente quanto un mattone nella sua lunghezza o nella sua larghezza; color mattone, rosso mattone, il colore rosso cupo tipico del mattone cotto. Fig.: avere, sentirsi un mattone sullo stomaco, avvertire una sensazione di peso allo stomaco per cattiva digestione. Più in genere, cosa o persona insopportabile, estremamente noiosa: il film è un vero mattone; suo fratello è proprio un mattone. § I mattoni possono essere pieni o forati. I mattoni pieni hanno dimensioni unificate di 25×12×5,5 cm o 24×9×6 (mattonetti). I mattoni detti a faccia vista, o da paramano o da paramento o da cortina, impiegati per la costruzione di murature non intonacate, presentano un maggior grado di finitura; quelli usati solo con funzioni di rivestimento sono di spessore molto ridotto e possono avere la superficie in vista vetrificata. I mattoni per la costruzione di volte, archi, murature ad andamento non rettilineo o ciminiere sono foggiati a cuneo o ad arco di cerchio (mattoni cuneiformi). I mattoni refrattari sono mattoni pieni speciali formati a secco e sotto pressione impiegati per la costruzione di forni, stufe, crogioli e ogniqualvolta la muratura è a diretto contatto con il fuoco; hanno la caratteristica di resistere alle alte temperature senza subire lesioni, proprietà conferitagli dalla presenza, nella pasta, di sostanze prive di plasticità (quali silice, steatite, corindone, bauxite, sillimanite, carburo di silicio, cromite). I mattoni pieni con ridotte capacità resistenti dovute a scarsa cottura sono detti albasi. I mattoni di argilla cruda cotti al sole prendono il nome di adobe. I mattoni forati hanno dimensioni variabili in funzione del numero di fori e dell'impiego e comprendono, oltre le tavelle e i tavelloni, anche le volterrane usate per la costruzione dei solai.