magnetosfèra
sf. [magneto-+-sfera]. Regione esterna alla Terra nella quale si risente l'azione del campo magnetico terrestre. La forma della magnetosfera, così come è stata determinata dall'esame dei dati raccolti dai satelliti artificiali, mostra le linee di forza del campo convergenti in corrispondenza dei poli verso l'interno della Terra e con maggiore estensione in direzione opposta al Sole (oltre 40 raggi terrestri) rispetto alla parte rivolta verso il Sole (ca. 10 raggi terrestri). Tale configurazione si spiega con l'azione del flusso di plasma solare (vento solare) che interagendo con il campo magnetico lo comprime nella zona frontale e lo trascina dalla parte opposta generando la cosiddetta coda geomagnetica. Vari fattori di origine cosmica, solare e terrestre concorrono poi a modificare periodicamente la distribuzione delle linee di forza e la concentrazione e posizione delle particelle ionizzate entro la magnetosfera. Esiste inoltre un'interazione tra magnetosfera e fasce di Van Allen. La magnetosfera agisce da schermo contro le particelle costituenti il plasma solare che altrimenti penetrerebbero indisturbate nell'atmosfera terrestre: esso viene infatti bloccato entro una cavità a doppia parete delimitata all'esterno da un'onda d'urto stazionaria e all'interno da una zona di transizione detta magnetopausa. Poiché la magnetosfera è chiaramente un fenomeno associato alla presenza di un campo magnetico, ci si deve attendere che essa sia analogamente presente in quei pianeti dotati, appunto, di magnetismo intrinseco. Le indagini tramite le sonde spaziali hanno in effetti accertato che la Luna ne è priva, come anche i pianeti Venere e Marte. Mercurio possiede una magnetosfera molto simile a quella terrestre mentre a Giove e Saturno, dotati di campi magnetici assai intensi, risultano associate magnetosfere sviluppate in enormi code magnetiche, lunghe centinaia di milioni di km. Anche Urano e Nettuno hanno mostrato la presenza di magnetosfere cospicue.