mòrso (sostantivo)
Indice
Lessico
sm. [sec. XIV; latino morsus-us, da mordĕre, mordere].
1) Atto ed effetto del mordere: dare un morso; il morso del cane; la donna si difendeva a morsi; dar di morso, addentare in senso proprio e fig. Per estensione, puntura di insetto: il morso della zanzara; fig., il morso della pulce, di azione o parola maligna che non ha gravi conseguenze.
2) Il segno lasciato nella parte addentata; ferita: aveva il braccio segnato dai morsi del cucciolo.
3) Boccone, pezzetto: un morso di pane.
4) In odontoiatria: A) la forza di chiusura dei mascellari nella masticazione, ovvero il rapporto reciproco degli incisivi superiori e inferiori. B) Impronta dei denti su materiale plastico per modellare una protesi.
5) Con vari sensi fig.: A) odore o sapore acre o frizzante: il morso del vino; azione corrosiva che intacca: il morso della ruggine; parola, critica assai mordace: il morso del critico stroncò l'opera e il suo autore. B) Sensazione acuta e improvvisa di sofferenza fisica: i morsi della fame; in particolare, in ostetricia: morso uterino, dolore in sede sovrapubica con irradiazione posteriore provocato da contrazioni uterine che può insorgere nei primi giorni del puerperio o durante le mestruazioni. Per estensione, riferito anche a tormento morale: i morsi dell'invidia, dell'odio; il morso della coscienza, il rimorso.
6) Strumento che serve a dirigere i movimenti del cavallo. "Per il morso inglese e di epoca romana vedi disegni al lemma del 13° volume." "I disegni schematici del morso di epoca romana e inglese sono a pag. 193 del 15° volume." . È costituito da una barretta metallica (cannone), che viene introdotta nella bocca, si appoggia sulla lingua e può essere intera o snodata, diritta o curva; dalle aste costituite da due lamine di acciaio, che passano entro fori speciali all'estremità del cannone; nella loro porzione superiore, detta stanghetta, hanno i fori per l'attacco delle briglie e delle redini; dal barbazzale, costituito da una catena di acciaio che gira intorno al mento ed è fissata con due ganci agli anelli della stanghetta. In loc. fig.: cavallo dolce, delicato di morso, docile; mettere il morso a qualcuno, dominarlo; stringere il morso a qualcuno, aumentarne il controllo; allentare il morso, concedere maggiore libertà, essere più indulgente.
7) Parte di tenaglie, di pinze e simili, che afferra e stringe il pezzo. Fig., forte stretta, morsa.
Medicina
Da un punto di vista clinico, il morso umano lascia una ferita che, essendo sempre contaminata da batteri saprofiti della bocca, richiede un'accurata disinfezione; quello di animali è più pericoloso perché può trasmettere anche la rabbia, possibile in cani, gatti, volpi, lupi, equini, bovini; richiede pertanto, dopo accertamento di laboratorio, la vaccinazione specifica. Nel caso di morso di serpenti occorre attuare una precoce sieroterapia specifica o anche aspecifica con sieri antiofidici polivalenti.
Etologia
In etologia, comportamento del colpire con i denti o dello stringere i denti intorno a qualcosa. Alcuni predatori usano il morso per ferire, trattenere o uccidere la preda (altri scuotono la preda tenuta fra i denti) e lo dirigono su parti determinate del corpo (per esempio la nuca) sia come risposta istintiva che appresa. In contesti di predazione il morso può essere ripetuto, rilasciando leggermente, ma non completamente, la preda. Il morso è anche usato da specie non predatrici in contesti difensivi o nel contesto di lotte aggressive (per esempio nelle scimmie). Nei Canidi il morso a vuoto con forte e singolo battito dei denti ha valore di minaccia. Pseudomorsi incruenti caratterizzano il comportamento di gioco di molti mammiferi e il comportamento di corteggiamento (flirt) nella specie umana. Il morso alla nuca durante l'accoppiamento è impartito dai maschi di alcuni mammiferi (Felidi) alla femmina. È incruento e probabilmente ha una funzione eccitatoria; un comportamento analogo si trova anche in alcuni uccelli (per esempio i Galliformi), nei quali aiuta probabilmente il maschio a mantenere l'equilibrio sul dorso della femmina.