logorrèa
Indicesf. [sec. XIX; dal greco logo(diá)rrhoia, profluvio di parole].
1) Eccessiva loquacità. Si incontra spesso anche in soggetti sostanzialmente normali e può esprimere sentimenti di insicurezza o stati di particolare tensione emotiva. Altre volte la logorrea costituisce un comportamento verbale nettamente patologico, che indica un flusso fortemente accelerato dei processi ideativi la cui incalzante produzione finisce spesso con l'implicare una disorganizzazione dei nessi associativi. Il linguaggio risulta allora rapido, concitato, associato a esuberanza mimica, ma superficiale e mutevole nei temi, fino a divenire incoerente e scarsamente comprensibile, nei casi più gravi. Nella sua forma più severa la logorrea è tipica della mania, può presentarsi nella schizofrenia e in alcuni stati confusionali. Talvolta, è presente nelle intossicazioni da alcol, da anfetamine, da allucinogeni.
2) Per estensione, loquacità sovrabbondante, verbosità.