lambda o labda
sm. [sec. XIX; dal greco lámbda o lábda]. Nome dell'undicesima lettera dell'alfabeto greco (segno maiuscolo L, minuscolo l). Derivata dal segno fenicio lamed, ha il valore fonetico di l; già nel greco tardo si ha però occasionalmente il mutamento di l in r, specialmente davanti a labiali, diventato comune in greco moderno (aderphós invece di adelphós, fratello). Caratteristici soprattutto del dorico sono il passaggio di lt, lth in nt, nth (béntistos da béltistos, ottimo), e la trasformazione di l in u davanti a consonante nel dialetto dorico di Creta (kaukhôi, dativo di khalkós, rame, bronzo; come in francese aube dal latino alba). Nel sistema di numerazione greco la lettera lámbda con un apice in alto a destra (l¢) indica il numero 30, con un apice in basso a sinistra (,l) il numero 30.000.§ In fisica, la lettera l minuscola è simbolo di lunghezza d'onda. È detto, poi, punto lambda la temperatura, uguale a 2,18 K, alla quale si ha la transizione tra le due fasi nelle quali si presenta l'elio liquido; il nome è dovuto al fatto che il diagramma del calore specifico in funzione della temperatura ha in tale punto un andamento a forma di lambda minuscola. In fisica atomica, particella elementare (simbolo L, o Lº) del gruppo delle particelle strane.§ In antropologia, punto craniometrico corrispondente all'incontro della sutura sagittale con quella lambdoidea.