lama
Indicesf. [sec. XV; retroformazione del latino lamella, dim. di lamína].
1) Ant., piastra, lamina di metallo in genere.
2) Più comunemente, la parte di coltelli, armi bianche, forbici e altri utensili destinati a tagliare e aventi quindi uno o tutti e due i bordi (detti fili o taglienti) molto affilati: lama del temperino, della falce; la sega ha una lama dentata; arrotare, affilare la lama; fig.: una buona lama, un buon schermidore; una lama a doppio taglio, azione che può ritorcersi a danno di chi la fa. § Nelle armi bianche a un filo (lame asimmetriche), la parte opposta a questo è detta costa e ha in genere uno spessore superiore; le lame a due fili sono in genere dritte (spade, pugnali, ecc.), mentre quelle a filo e costa sono spesso più o meno ricurve o piegate (sciabole, scimitarre, ecc.). Lama a due fili con andamento serpeggiante, dette fiammeggianti, si ritrovano nei kriss malesi e in alcuni tipi di spadoni medievali a due mani. La parte della lama opposta alla punta è detta tallone e termina con una parte rastremata detta codolo, che ha la funzione di accogliere l'impugnatura. Nel senso della lunghezza la lama si divide in primo terzo o superiore, secondo terzo o medio o centro e ultimo terzo o inferiore o debole.
3) Per estensione, in varie tecnologie, attrezzo o parte di un attrezzo o di una macchina destinati a tagliare o a rompere: le lame del frantoio; la lama dell'aratro. In particolare, nell'hockey su ghiaccio, la parte terminale piatta del bastone, con cui si colpisce il disco. Anche la sottile lamina metallica fissata sotto i pattini da ghiaccio.