jácara
Redazione De Agostini
sf. spagnolo Composizione poetica in metro di romance e in linguaggio semi-gergale, con cui si celebravano, nella Spagna del Siglo de Oro, imprese e personaggi della malavita. Il termine deriva probabilmente da jaque, voce che dal linguaggio degli scacchi passò a significare, nel sec. XVII, “furfante” (colui che “tiene in scacco” la giustizia, la società, ecc.). Si tratta dunque di una delle tante espressioni dello spirito picaresco del barocco spagnolo. Il termine passò anche a designare una danza e una breve composizione drammatica, quasi sempre umoristica o satirica.