ipodermoclisi
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIX; da ipo-+greco dérma, pelle+klýsis, lavaggio]. Lenta introduzione per via sottocutanea di notevoli quantità di soluzione fisiologica o di altro liquido medicamentoso. Si realizza inserendo un ago nel tessuto sottocutaneo e collegandolo, per mezzo di un tubo flessibile, al recipiente contenente il liquido da iniettare. Le regioni in cui preferibilmente si pratica l'ipodermoclisi sono quelle laterali delle cosce, i quadranti inferiori dell'addome, le regioni sottomammaria e laterali del torace. È particolarmente usata nei casi di disidratazione dell'organismo (in seguito a diarrea prolungata o a vomito ostinato) e quando sia il caso di provvedere all'alimentazione, per altri sistemi impossibile, di un malato.