interinale
agg. [sec. XIX; da interino]. Proprio di un interim, provvisorio: funzioni interinali; anche, riferito a persona, che esercita un'attività ad interim, interino. § Borsa interinale (o interinale, sm.), documento provvisorio che gli agenti di cambio si scambiano durante una riunione di Borsa, per comprovare l'accordo raggiunto su un'operazione effettuata “alle grida”. Per la definitiva stipulazione del contratto, l'interinale deve essere sostituito dal fissato-bollato; si parla di interinale in cambi se la negoziazione riguarda divise estere; di interinale in titoli se ha per oggetto fondi privati o pubblici. § Lavoro interinale, forma di lavoro in base alla quale è offerta alle imprese la possibilità di utilizzare in via temporanea le prestazioni di uno o più lavoratori reclutati da agenzie specializzate iscritte a un apposito albo istituito presso il Ministero del Lavoro. Diffusa in ambito europeo e denominata a volte "leasing di manodopera" o "lavoro in affitto", offre l'opportunità di gestire con maggiore flessibilità le particolari e non sempre prevedibili dinamiche della domanda e dell'offerta di lavoro. Questa forma lavorativa, sviluppatasi grandemente in USA, Gran Bretagna e Francia, è stata a lungo considerata nel nostro Paese come una forma di sfruttamento e vietata dalla legge. La sua regolazione è stata successivamente definita in Italia dalla legge n. 196 del 24 giugno 1997.