ierogamìa
sf. [iero-+-gamia]. Nella storia delle religioni, l'accoppiamento rituale (o nozze sacre) fatto per scopi religiosi. La pratica, diffusa in culture arcaiche e primitive, e della quale si trovano tracce anche nel folclore europeo, si realizzava con accoppiamenti reali tra un uomo e una donna, ma anche in modo fittizio: per esempio tra una donna e un dio o altro essere extraumano, che s'immaginava possedere la donna invisibilmente; tra statue di divinità, una maschile e l'altra femminile, messe a giacere insieme; tra un uomo e una donna che mimavano semplicemente, con una danza, l'accoppiamento reale, ecc. Un caso assai noto era il rito regale del “sacrificio del cavallo” (ashvamedha) nell'India vedica: accanto al cavallo sacrificato, impersonante il dio creatore Prajāpati, si metteva a giacere la prima sposa del re, affinché dall'accoppiamento derivasse al re la forza potenziale del dio.