fratèllo

Lessico

sm. [sec. XIII; latino volg. fratellus, dim. di frater].

1) Persona di sesso maschile che ha in comune con un'altra entrambi i genitori; al pl., tutti i figli di una famiglia dell'uno e dell'altro sesso: sono quattro fratelli: tre maschi e una femmina; fratello germano, nato dallo stesso padre e dalla stessa madre; fratello uterino, nato dalla stessa madre, ma da padre diverso; fratello consanguineo, nato dallo stesso padre, ma da altra madre; fratello cugino, cugino di primo grado; fratello di latte, chi è stato allattato dalla stessa donna; fratelli siamesi; sembrare fratelli, sembrare fratello e sorella, essere molto simili; amarsi come fratello e sorella, di un amore casto. Fig., si dice di animali o cose che hanno natura molto simile: “Fratello al grande pensiero è il tenace lavoro” (D'Annunzio). Anche con valore di agg., posposto al sostantivo: movimenti, partiti fratelli.

2) Per estensione, chi è legato ad altre persone da vincoli di affetto, di amicizia, di benevolenza, dall'appartenenza a una stessa fede, da comunanza di ideali, ecc.: il comune dolore li ha resi fratelli; fratelli d'arme, commilitoni. Appellativo con cui si chiamano tra loro i cristiani, e specialmente i religiosi, in quanto tutti figli di Dio: siamo tutti fratelli in Cristo; anche i membri di una congregazione: , , , , , , . In particolare, appellativo dei membri laici degli ordini religiosi; anche membri di un'associazione, di una setta e simili: fratelli massoni; , , .

Diritto

Per il diritto, il rapporto di parentela tra fratelli e sorelle è produttivo di effetti giuridici; in campo civile produce l'obbligo agli alimenti, sia pure nella misura dello stretto necessario. Ai fratelli e alle sorelle, inoltre, spetta la successione legittima di colui che muore senza lasciare prole, né genitori né altri ascendenti e anche in concorso con i genitori. In diritto penale i fratelli sono considerati “prossimi congiunti” ai fini della non punibilità di taluni reati, mentre il rapporto di fratellanza costituisce aggravante nei delitti d'istigazione e costrizione alla prostituzione e di omicidio. Il medesimo rapporto è elemento costitutivo per il reato d'incesto; nei reati patrimoniali è causa di non punibilità nell'ipotesi di convivenza.