fissazióne
sf. [sec. XV; da fissare]. Atto ed effetto del fissare. Per la fissazione dell'azoto, vedi azoto (ciclo dell'azoto). Per la fissazione del complemento, vedi complemento. Per estensione, sistemazione, organizzazione in regole fisse: “l'epoca della fissazione del linguaggio” (Manzoni). Anche concentrazione della mente su un determinato oggetto: ha la fissazione della politica; in particolare, idea fissa, infondata, immaginaria, pensiero ostinatamente teso alla realizzazione di qualche cosa: è perseguitato dalle sue fissazioni. § In istologia, trattamento di un campione di tessuto biologico, che mira a preservare la sua struttura dalle alterazioni che possono essere prodotte dalla morte cellulare, allo scopo di poterlo poi esaminare al microscopio ottico o elettronico nei suoi dettagli più fini. § In psicologia, fase della memoria corrispondente alla memoria immediata della durata di qualche secondo, come per esempio quando si ricorda un numero telefonico per comporlo.In psicanalisi, attaccamento emotivo a una fase primitiva di sviluppo psicosessuale o a qualche oggetto d'amore primitivo. La fissazione nell'adulto agisce a livello inconscio ed è ritenuta alla base dei diversi disturbi psichiatrici.