ferita
IndiceLessico
(ant. feruta), sf. [sec. XIII; da ferire]. Soluzione di continuità dei tessuti di rivestimento del corpo provocata da violento trauma meccanico, o, nelle piante, di quelli esterni, provocata dai più svariati fattori: ferita grave, lieve; ferita aperta, rimarginata; una ferita di coltello; medicare una ferita. Fig., acuta sofferenza dello spirito, offesa morale: “lo lava / d'ogni antica amorosa sua ferita” (Ariosto); una ferita nell'onore.
Medicina
I caratteri morfologici di una ferita consentono quasi sempre di risalire al mezzo che l'ha prodotta, mentre la sede è più spesso utile a formulare una prognosi di maggior o minor gravità, anche in rapporto alla profondità della ferita; si distinguono ferite superficiali se ledono la cute, ferite profonde se interessano anche il tessuto muscolare e ferite penetranti se giungono in cavità con lesione o meno degli organi interni. Il meccanismo di produzione di una ferita è dato da sollecitazioni dinamiche di trazione, di compressione, di taglio, di scoppio, ecc., che possono agire singolarmente o combinate in modo vario fra loro. Si distinguono: ferite lacero-contuse, provocate da corpo contundente; ferite da punta, determinate dalla penetrazione di corpi acuminati; ferite da taglio, prodotte da strumenti taglienti (rasoi, lame, vetro, filo d'acciaio, lamiere, ecc.) e caratterizzate dal prevalere della lunghezza; ferite da punta e taglio, prodotte da strumenti taglienti muniti di una punta (coltelli, forbici, daghe, ecc.); ferite da arma da fuoco, che presentano carattere diverso secondo la distanza dell'arma e secondo che si tratti di arma a proiettile singolo (fucile da guerra, rivoltella, ecc.) o a proiettili multipli (fucili da caccia); ferite da scheggia, determinate dall'esplosione di bombe, caldaie, bombole di gas, ecc. In medicina legale, è molto importante definire il tipo di ferita per risalire alla natura dell'arma che l'ha provocata, ciò ai fini di stabilire l'eventuale esistenza di reato.
Botanica
Nelle piante le ferite possono essere provocate dagli agenti atmosferici (colpi di vento, gelate, grandine), dall'azione di animali fitofagi, ecc. Nelle specie legnose le ferite che raggiungono solo la zona cambiale ostacolano la discesa della linfa elaborata e lo sviluppo in spessore del fusto; quelle che interessano anche il legno diminuiscono la sua resistenza meccanica e ostacolano la salita delle soluzioni assorbite dalle radici. Attraverso le ferite fresche e aperte i vegetali possono essere aggrediti da una quantità di agenti patogeni, per cui nelle operazioni di potatura delle piante è buona norma servirsi di attrezzi ben affilati e praticare disinfezioni dei tessuti scoperti.